No alle scorie radioattive nella nostra Città!!!

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Chi conosce bene la mia storia politica e personale sa che, ogniqualvolta si è trattato di affrontare una tematica ben precisa, lo scrivente ha sempre amato parlare con “carte alle mano”. Tra l’altro, lo stesso ha sempre rappresentato la cosiddetta voce fuori dal coro che non ha mai nascosto il proprio disappunto di fronte a scelte scellerate in tema ambientale. Evitando e tralasciando la questione petrolio, su cui tanto c’è da dire ma allo stesso tempo tantissimo si è già detto, è necessario affrontare due importanti questioni: Cementeria di Matera e realizzazione del deposito di combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi.
Al fine di dare un quadro il più ampio possibile è necessario fare una minuziosa cronistoria, anche con l’aiuto di comunicati stampa, con il rischio di risultare prolisso. Partiamo dal lontano settembre 2010 quando Montescaglioso figurava tra i sei comuni lucani potenzialmente idonei ad accogliere il deposito di scorie nucleari. In quell’occasione il sottoscritto, Vice Sindaco facente funzioni da Sindaco, si opponeva fermamente “l’Amministrazione Comunale, se in un futuro, anche prossimo, accerterà le intenzioni in tal senso del governo nazionale o regionale, porrà in essere tutte le azioni, anche dimostrative, dell’intera cittadinanza, per esprimere in maniera decisa il proprio dissenso. Gli obiettivi di questa Comunità vanno nella direzione di una prosecuzione del proprio percorso di crescita, utilizzando le peculiarità storiche, architettoniche e ambientali presenti nel territorio.” L’azione in difesa del territorio continuava anche dai banchi della Minoranza quando con l’Osservatorio Ambientale si chiedeva all’allora Amministrazione un Consiglio Comunale ad hoc. Nell’occasione si deliberò l’atto n°101 del 2 settembre 2015 “Indisponibilità del Comune di Montescaglioso alla candidatura del proprio territorio al deposito nazionale unico delle scorie nucleari”. Passiamo alla storia più recente, ovvero insediamento dell’attuale compagine di governo comunale: primo atto Delibera di Giunta n°66 del 20 giugno 2016 “Adozione del Principio di Precauzione definito alla Conferenza sull’Ambiente e lo Sviluppo delle Nazioni Unite”. In sintesi, tale principio permette di bloccare qualsiasi tipo di attività sul territorio “in condizioni in cui le informazioni scientifiche sono insufficienti, non conclusive o incerte e vi sono indicazioni che i possibili effetti sull’ambiente e sulla salute degli esseri umani, degli animali e delle piante possono essere potenzialmente pericolosi e incompatibili con il livello di protezione prescelto”. A distanza di un anno, e siamo a settembre 2017, sempre con carte alla mano “il Primo Cittadino di Montescaglioso Vincenzo Zito ha prontamente espresso delle osservazioni al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione generale per i rifiuti e l'inquinamento (RIN) ed al Ministero dello Sviluppo Economico. Recependo lo schema relativo alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) sono state presentate dieci osservazioni che tengono conto degli aspetti di carattere generale, programmatico, progettuale ed ambientale…Già a settembre 2010 alla notizia che Montescaglioso insieme a Matera, Montalbano Jonico, Banzi, Palazzo San Gervasio e Genzano di Lucania fosse nell'elenco dei 52 siti idonei per diventare deposito nazionale delle scorie nucleari, l’allora Vice Sindaco Vincenzo Zito espresse totale contrarietà a tale ipotesi.” Giungiamo poi alla tanto pubblicizzata vicenda riguardante la Cementeria di Matera. Anche qui silenzio assordante da parte di tutti e tanti comunicati al riguardo. L’atto incriminato la Delibera di Giunta Regionale di Basilicata n° 1197 del 7 novembre 2017 che prevedeva “l’ampliamento delle aree di messa in riserva dei rifiuti e di aggiornamento del quadro emissivo della cementeria ubicata in Località Trasanello, nel Comune di Matera”. Nel dettaglio si rilasciava alla Società Italcementi, ubicata in località Trasanello a Matera, parere favorevole di compatibilità ambientale al progetto che prevedeva la prosecuzione dell’attività dell’impianto, con incremento di produzione e l’utilizzo di rifiuti per un quantitativo annuo di 60.000 tonnellate. Anche in quell’occasione, l’Amministrazione Zito deliberò ufficialmente con atto di Giunta n° 26 del 7 marzo 2018 il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica “Proposizione ricorso al Capo dello Stato avverso la Deliberazione Giunta Regionale di Basilicata n° 1197 del 7 novembre 2017 pubblicata sul Bollettino regionale n°45 del 16/11/2017”. Tale ricorso, trasformato in procedimento presso il TAR di Basilicata, è l’unico promosso da comuni limitrofi all’impianto e, tra l’altro, l’unico ad essere ancora pendente ed in attesa di sentenza. Sulla vicenda Cementeria, tra l’altro, vi è proprio in questi giorni un’indagine in corso che, per correttezza ed a garanzia degli indagati, ci limitiamo solamente a segnalare senza entrare nello specifico. Giungiamo infine ad oggi con la notizia che numerosi comuni della Regione, tra cui anche Montescaglioso, rientrano tra le aree potenzialmente a rischio di ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Nella notte tra il 4 ed il 5 gennaio, infatti, è stata pubblicata la cosiddetta Cnapi “Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee”, documento con il quale sono individuate le 67 aree soddisfacenti i 25 criteri stabiliti nel 2014-2015. Inutile ribadire che, ANCHE QUESTA VOLTA l’Amministrazione Comunale farà sentire la propria voce e, con azioni concrete, confermerà la netta contrarietà a qualsiasi azione che vada a compromettere la salute dei nostri cittadini, che per noi è la priorità assoluta. Fermo restando quanto detto, appare importante, a questo punto, che siano chiarite senza equivoci e finte primogeniture, le responsabilità politiche di chi ha realmente prodotto gli atti e, sopratutto, di chi non ha fatto nulla per revocarli.

IL SINDACO  
Vincenzo ZITO